Studio Legale Avv. rIzzo - Diritto Civile e Commerciale-
Logo

La sentenza di Cassazione n. 25261/2024 chiarisce che, in caso di modifica in aumento del credito durante l’esecuzione forzata, il creditore deve intervenire tempestivamente per garantire il riconoscimento del nuovo importo. Se l’intervento è tardivo, il credito aggiuntivo è collocato come chirografario, con minore priorità rispetto agli altri creditori privilegiati.

La recente sentenza n. 25261 del 20 settembre 2024, pronunciata dalla Corte di Cassazione (Sez. 3, Presidente: De Stefano Franco, Estensore e Relatore: Rossi Raffaele), offre un importante chiarimento sulla procedura di esecuzione forzata in ambito immobiliare, e in particolare, sul ruolo e i diritti dei creditori intervenuti in caso di modifiche ai titoli esecutivi.

Il Contesto della Decisione

La pronuncia riguarda l’esecuzione forzata immobiliare intrapresa sulla base di una condanna provvisionale, a cui è seguita una sentenza definitiva che ha modificato la quantificazione del credito in favore del creditore. In questo caso, il Tribunale di Termini Imerese, in primo grado, aveva già emesso un'ordinanza di vendita dei beni staggiti quando il creditore ha presentato un intervento aggiuntivo per la somma eccedente, derivante dalla nuova condanna definitiva, rispetto a quanto inizialmente riconosciuto con la provvisionale.

La Successione dei Titoli Esecutivi e il Principio di Assorbimento

La Cassazione ha confermato che, nel contesto dell’esecuzione forzata, quando si verifica una successione di titoli esecutivi — ovvero quando un titolo provvisionale è seguito da una sentenza definitiva che modifica la quantificazione del credito — il titolo originario è assorbito da quello successivo, ma solo nella misura della somma riconosciuta con il nuovo titolo. Se la modifica del titolo è in diminuzione, l’esecuzione prosegue nei limiti del nuovo credito accertato; se invece è in aumento, il creditore deve effettuare un intervento separato per il credito residuale.

L’Intervento dei Creditori e il Momento Temporale

La Corte ha precisato che, in caso di modifica in aumento del titolo esecutivo, il creditore non può automaticamente estendere la procedura di esecuzione alla nuova somma accertata. Deve invece formulare un intervento aggiuntivo, specificando il credito eccedente riconosciuto dalla sentenza definitiva. La tempestività di tale intervento è cruciale: il creditore deve intervenire prima dell’ordinanza di vendita dei beni, pena il collocamento della somma aggiuntiva in una posizione chirografaria tardiva nel progetto di distribuzione dei proventi.

Nel caso in esame, la Corte ha giudicato tardivo l’intervento del creditore per la differenza tra la provvisionale e la somma definitivamente riconosciuta, poiché avvenuto successivamente all’ordinanza di vendita. Di conseguenza, la somma eccedente non ha potuto beneficiare del rango privilegiato ma è stata collocata come credito chirografario nel progetto di distribuzione, con un ordine di soddisfazione inferiore rispetto agli altri creditori privilegiati.

Conseguenze della Decisione

Questa sentenza sottolinea l’importanza del principio di tempestività nelle procedure esecutive e fornisce una guida per i creditori riguardo al momento opportuno per intervenire quando un titolo esecutivo subisce una modifica. Se l’intervento del creditore è tardivo, il diritto al soddisfacimento della somma aggiuntiva rischia di essere relegato a un rango inferiore, con un impatto significativo sulle possibilità di recupero.

Conclusioni

La sentenza n. 25261/2024 rappresenta un’importante conferma della necessità di tempestività e precisione procedurale in ambito di esecuzione forzata, specialmente quando si interviene su somme aggiuntive rispetto a quanto inizialmente riconosciuto. I creditori sono chiamati a prestare attenzione al momento in cui formalizzare interventi ulteriori, poiché un ritardo può influire negativamente sulle loro possibilità di recuperare il credito in via privilegiata.

Questa pronuncia contribuisce a definire i limiti di tutela e i corretti passaggi procedurali per i creditori nell’esecuzione forzata immobiliare, promuovendo una gestione ordinata e trasparente delle procedure esecutive e proteggendo i diritti di tutte le parti coinvolte.

 

Contatti

Desideri una consulenza o ulteriori informazioni?

Contattaci