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La sentenza n. 12946/2024 della Cassazione stabilisce che i procedimenti su assegni di mantenimento e divorzio sono soggetti alla sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale, salvo casi urgenti riconosciuti con decreto. Questa decisione bilancia la necessità di tempestività con l’organizzazione delle attività giudiziarie.

La sentenza n. 12946 del 13 maggio 2024, emessa dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Presidente D’Ascola Pasquale, Estensore e Relatore Terrusi Francesco), affronta il tema della sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale per cause che riguardano l’assegno di mantenimento e l’assegno divorzile. La Corte chiarisce che tali cause sono generalmente soggette alla sospensione, salvo casi specifici in cui la controversia venga riconosciuta come urgente.

Ambito della Sospensione dei Termini Processuali e Urgenza della Controversia

La questione centrale riguarda l’applicabilità della sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale ai procedimenti in materia di assegni di mantenimento e divorzio. In generale, i giudizi riguardanti le obbligazioni alimentari non sono sospesi durante il periodo estivo, come stabilito dall’art. 92 del r.d. n. 12/1941. Tuttavia, le Sezioni Unite hanno stabilito che tale esenzione non si estende automaticamente ai procedimenti relativi all’assegno di mantenimento e all’assegno divorzile.

La sospensione estiva può essere evitata solo nel caso in cui sia emesso un decreto che riconosce l’urgenza della controversia, attestando che una ritardata trattazione potrebbe arrecare grave pregiudizio a una delle parti coinvolte. Questo riconoscimento di urgenza, regolato dall’art. 92, comma 2 del r.d. n. 12/1941, richiede una valutazione specifica della situazione di ciascun caso.

Effetti Pratici della Decisione

Questa sentenza implica che la maggior parte dei procedimenti in ambito di mantenimento del coniuge o dei figli, o di assegno divorzile, sarà sospesa durante il periodo feriale, a meno che non venga esplicitamente dimostrata l’urgenza del caso. Tale distinzione tra cause alimentari e cause di mantenimento risponde a una logica di bilanciamento tra la tutela dei diritti delle parti e l’esigenza di garantire un’adeguata organizzazione delle attività processuali.

Conclusioni

La sentenza n. 12946/2024 delle Sezioni Unite della Cassazione chiarisce l’applicabilità della sospensione feriale dei termini per le cause di mantenimento, stabilendo che essa è la regola, salvo che non sia emesso un decreto di urgenza. Questo orientamento definisce un quadro giuridico più preciso, che consente ai giudici di bilanciare l’esigenza di tempestività con quella di una corretta organizzazione del processo, tutelando i diritti dei coniugi e dei figli anche durante il periodo feriale, ma solo in caso di reale necessità.

 

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